Benevento, come visto, è molto conosciuta per essere la “città delle streghe”, il luogo in cui le streghe di tutto il mondo si incontravano per celebrare il Sabba sotto un secolare albero di noce. Non era un noce qualsiasi ma era altissimo e incredibilmente sempreverde.
Ma dove era questo noce? Perché era stato scelto dalle streghe?
Bisogna evidenziare innanzitutto che nella tradizione quest’albero non ha mai goduto di buona fama. I motivi sono diversi: i suoi frutti sono racchiusi in un involucro ligneo che ricordano un cervello nella scatola cranica, alla base del tronco l’erba cresce più rada e le sue foglie contengono sostanze tossiche per l’uomo.
L’albero, inoltre, possiede la straordinaria capacità di accogliere in sé il bene e il male poiché l’errata manipolazione delle sue parti può trasformare in maligna la sostanza in origine capace di guarire.
Questa ambivalenza lo avvicina molto alla natura propria delle streghe. Esso sorgeva nella cosiddetta “ripa delle janare”, lungo il fiume Sabato, e secondo il Piperno si levava nella proprietà del nobile Francesco De Gennaro la cui tenuta costeggiava il fiume Sabato, nell’angolo sud occidentale vi sorgeva un noce dalle dimensioni spropositate che probabilmente è l’albero in questione. La zona, inoltre, era il principale luogo in cui le streghe raccoglievano erbe medicamentose ma anche allucinogene come l’aconito, la belladonna e l’antimonio.